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Osteopatia: studi e ricerche da condividere

a cura di Antonella Braglia Orlandini

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Il lancio di un nuovo sito rappresenta un compito difficile perché forse pochi sentivano la necessità , in questi tempi di overload informativo, con mille notizie a portata di tutti in qualsiasi momento. A chi poteva venire in mente e a chi poteva interessare? Può sembrare anacronistico e fuori luogo, ma questa considerazione invece che farci desistere ci ha stimolato ancora di più a volerci provare.
Portali come questa nascono dal desiderio e dall’energia che si stabilisce quando un gruppo di persone hanno voglia di scambiare e comunicare idee, sentono il desiderio di un percorso di crescita culturale, e vogliono farlo insieme. Ci è piaciuta l’idea di condividere e approfondire con osteopati e terapisti manuali in senso ampio e inclusivo, spunti che provengono da articoli, da esperienze cliniche, dalla rivisitazione dei testi “ storici” o dalle pubblicazioni di letteratura internazionale più recente.

Ci rivolgiamo anche e soprattutto agli studenti che stanno terminando il loro ciclo di studi , per condividere con loro, sin dall’inizio della loro carriera professionale, una visione dell’Osteopatia permeata di cultura che deve sempre accompagnare la tecnica manuale e senza la paura del confronto.
Il nostro desiderio è che tale sito si costruisca anche grazie all’apporto che i lettori vorranno dare tramite osservazioni, commenti, articoli , tesi , casi clinici, esperienze personali che , dopo valutazione del comitato scientifico, potranno essere oggetto di pubblicazione; tutto non potrà essere pubblicato ma la vostra partecipazione sarà comunque importante per fare passi in avanti nel cammino che stiamo cercando di fare. Sollecitiamo pertanto i vostri interventi e suggerimenti convinti che la crescita culturale dell’Osteopatia potrà dare buoni frutti solo se è il risultato di un’opera comune.

Gli articoli di questo primo numero hanno come filo conduttore il sistema dei liquidi del corpo, in particolare il liquido cefalo-rachidiano e la linfa. La definizione di A.T. Still che cita “….il liquido cefalo-rachidiano è il più importante elemento contenuto nel corpo umano….” ci ha stimolato a proporre la sintesi di un articolo del 2005 del laboratorio di Neuroscienze dell’Università di Toronto sull’integrazione tra spazio sub-aracnoideo e linfatici e sulle nuove ipotesi di riassorbimento del LCR .

Segue poi una interessante proposta di R. N. Perrin in collaborazione con l’Università di Preston ( U.K ) di un modello ipotetico per l’Impulso Ritmico Craniale e di trattamento tramite drenaggio linfatico del nevrasse nella Sindrome da fatica cronica, una patologia che ha , per molti versi, caratteristiche simili alla Sindrome Fibromialgica, tanto più diffusa nella pratica ambulatoriale e che ci vede spesso in difficoltà .

Troverete poi i testi inglese originali con relativa traduzione di alcuni curiosi inediti tratti dalla tesi di Nicola Barsotti del C.I.O. di Bologna, dal titolo “W.G.Sutherland : testi editi ed inediti “, e che di volta in volta saranno oggetto di approfondimento nelle future pagine del sito.

Buona lettura!

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