di Antonella Braglia
In questo numero proponiamo alcune relazioni presentate al Congresso “Attualità sul Sistema Nervoso Autonomo: dal laboratorio sperimentale alle applicazioni cliniche“ che si è svolto a Parma nel maggio 2018 a cura del C.I.O.
Iniziamo con l’intervento di professor Julian F. Thayer, PhD uno dei più grandi esperti al mondo nello studio dello stress, scienziato e studioso della psicologia e fisiologia della salute all’università dell’Ohio in Columbia, che ha proposto un intervento approfondito sul “Neural control of the ANS: blockade, lesion, and structural and functional imaging result” in cui ha dimostrato come attraverso la neuroimaging funzionale si stiano approfondendo i network che sottendono ai meccanismi dello stress.
A seguire il professor Andrea Sgoifo PhD, docente di Fisiologia Generale e Psicobiologia dello stress presso l’Università di Parma ha introdotto i concetti di fisiologia dello stress nel mondo animale con la relazione “Indagini sperimentali sul ruolo del Sistema Nervoso Autonomo nella vulnerabilità/resilienza allo stress”. Il dott Nicola Montano, PhD, responsabile del laboratorio di Neuroscienze cardiovascolari dell’università di Milano ha parlato poi delle applicazioni cliniche della variabilità cardiaca in funzione dello stato di salute/malattia dei pazienti con la relazione “Il sistema nervoso autonomo: applicazioni cliniche delle misure di variabilità della frequenza cardiaca”. La parte psicologica è stata poi affrontata dalla professoressa Cristina Ottaviani, PhD psicologa e docente universitaria all’Università Sapienza di Roma che ha illustrato lo stato dell’arte tra variabilità della frequenza cardiaca e il mondo della psicologia con “Tecniche non invasive per potenziare la variabilità della frequenza cardiaca”. Infine, il prof. Franco Guolo, osteopata e fisioterapista, direttore didattico del CIO, ha mostrato come l’osteopata possa interfacciarsi con il Sistema Nervoso Autonomo del paziente nell’intervento “Relazione tra osteopatia e Sistema Nervoso Autonomo nel processo di recupero della salute: evidenze e razionale dell’applicazione clinica”.
Grazie a Giulia, Alessandro e Silvia per la collaborazione.
Buona lettura!